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Intervista a Mogens Kirkeby: lo sport per tutti e l'Europa

Il presidente dell'Isca correrà Vivicittà a Ferrara: "un evento sportivo modernissimo, capace di essere locale e far parte di un movimento più ampio"

 

Il settore sportivo contribuisce con il 2% del PIL in Europa e con oltre il 2% dell'occupazione. Questo tasso di occupazione è particolarmente alto per i giovani,  l'occupazione dei giovani nel settore sportivo è più del doppio della media. La maggior parte del fatturato del settore sportivo è generato dalla partecipazione sportiva e dal consumo ad essa collegato.

"In tal senso, il settore dello sport di base sostiene in particolare la prevenzione e la salute pubblica. E’ un settore che “rende gli europei più sani” - dichiara Mogens Kirkeby, presidente Isca-International Sport and Culture Association, che domenica 14 aprile prenderà parte a Vivicittà a Ferrara - Ritengo che il sistema Erasmus+ sport, con bandi che incentivano la collaborazione tra i paesi, vada nella giusta direzione, ma sia l'importo totale che l'importo massimo delle sovvenzioni per i singoli progetti potrebbero essere molto più alti. Al momento sono davvero esigui, considerando il contributo del settore al PIL e all'occupazione. Inoltre, è fondamentale che la mobilitazione di milioni di persone verso uno stile di vita più attivo e salutare da parte venga riconosciuta e sostenuta dai programmi sanitari e infrastrutturali europei: perchè è chiaramente un ottimo investimento sia a livello nazionale che a livello europeo. Spero che il nuovo Parlamento europeo sia consapevole che uno degli obiettivi dell'Unione Europea è “garantire la pace e il benessere dei suoi cittadini" e di quanto il settore dello sport di base contribuisca a questo benessere".

Il 14 aprile si corre in tutta Italia Vivicittà, giunta al suo quarantesimo compleanno. Tu correrai a Ferrara. Cosa ti aspetti da Vivicittà?
"Credo che – nonostante festeggi ben 40 anni - Vivicittà sia un evento sportivo modernissimo, nel suo essere locale facendo però parte parte di un movimento più ampio. E’ portatore di messaggi importanti, come la sostenibilità ambientale. Pensando a tutti i Vivicitta che si sono svolti in situazioni di post-conflitto, dove Vivicitta è stata spesso il primo evento a restituire la città, le strade alla gente, ritengo che sia un esempio eccellente di quella che definiamo la diplomazia sportiva dello sport di base. Questo format, eventi locali uniti in un grande evento nazionale o europeo, ha un futuro importante. È un modo semplice per rendere gli eventi più sostenibili e lasciare un minor impatto negativo sull'ambiente. E una corsa o una camminata inclusiva sono un'attività perfetta con poche barriere. Potrei facilmente immaginare Vivicitta diventare Vivi-Europa!". (Layla Mousa)

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